È uscito un nuovo numero di Nautilus Rivista, e fra i molti interessanti articoli ce n’è uno di Rossano Pazzagli in cui si parla (anche) di Leonardo-IRTA e di uno dei nostri progetto.
Quando nelle campagne arrivarono la televisione, l’acqua in casa e la luce elettrica eravamo già negli anni ’70 del secolo scorso. A quel tempo mia nonna non voleva vedere in tavola lenticchie, né cicerchie. Diceva che ne aveva mangiate troppe da giovane, quando non c’era altro, e che quei legumi le ricordavano la miseria e la guerra. Era una donna piccola e mite, proveniente da una famiglia di mezzadri che per sopravvivere aveva cambiato diversi poderi, tutti in collina tra Monteverdi, Suvereto e Campiglia, nell’Alta Maremma toscana. Si sposò nel 1931 con un contadino come lei, che non era mezzadro ma piccolo proprietario, troppo piccolo per non fare altri lavori, dal bracciante al pastore. Erano famiglie sempre in bilico: bastava un matrimonio o una morte per sbilanciare tutto, perdendo braccia da lavoro, aumentando le bocche da sfamare o per vedere la poca terra divisa in parti ancora più piccole, talvolta insufficienti a mantenere anche una sola persona.
Rossano Pazzagli, La memoria del mondo contadino, Nautilus rivista marzo 2022